Parco del Circeo: un’isola magica sulla terraferma
Sulla costa tirrenica laziale: terra di leggende, storia, biodiversità...
Il parco nazionale del Circeo è stato istituito nel 1934 in una delle più antiche aree naturali protette d’Italia. Si trova lungo la costa tirrenica del Lazio storico, Anzio e Terracina. Copre una superficie di 8.917 ettari. Il nome lo prende dall’omonimo promontorio. Un picco (541 mt) che si erge solitario, dalle cui sommità il panorama spazia a 360 gradi, comprese le isole pontine. Fani parte del Parco anche alcune riserve naturali.
Il parco nazionale del Circeo è inoltre una “riserva della biosfera” dell’UNESCO dal 1997, ed è stato candidato al titolo di “patrimonio dell’umanità”.
Territorio
Geologicamente parlando, si tratta di un massiccio calcareo-dolomitico del Mesozoico formatosi per sedimentazione in una zona non ben definita dell’attuale Tirreno e successivamente scorso su strati di flysch, per circa 200 chilometri, fino a occupare la posizione attuale.
La Maga Circe
Secondo la leggenda, sul Circeo viveva la maga Circe che, dopo aver tentato di trasformare Ulisse e i suoi compagni in porci, come narrato nell’Odissea, li accolse per un anno e diede loro preziose informazioni. Visto da lontano, il Circeo assomiglia ad una donna addormentata o ad un maiale, il che, secondo alcuni, ha dato origine alla leggenda di Circe.
Il promontorio, dal punto di vista naturalistico, si divide in due versanti completamente diversi tra di loro. Il versante nord, detto anche “Quarto freddo”, caratterizzato da un clima umido, è ricoperto da una fitta macchia alta di leccio, associata, a quote più basse, al frassino minore, al carpino nero, alla roverella e al farnetto. Nel sottobosco si trovano erica, ginestra e corbezzolo mentre, verso la foresta di pianura, nella zona di “Mezzomonte”, si trova una sughereta di circa 25 ha.
L’altro versante, il “Quarto caldo”, si affaccia verso sud e gode dunque, per tutto l’anno, di un’esposizione soleggiata. Vi prospera una vegetazione rupestre mediterranea con leccio, ginepro fenicio, euforbia arborea, mirto, lentisco, rosmarino, erica; tra i bassi cespugli troviamo invece il finocchio marino, l’elicriso, l’euforbia, lo statice e la centaurea di Circe (Centaurea cineraria subsp. circae).
La presenza più interessante è però quella della palma nana, l’unica palma spontanea in Europa, relitto di epoche più calde.
La fauna, invece, oltre che dal cinghiale, dal tasso, dalla faina e dal moscardino, è rappresentata da numerosi uccelli, in particolare rapaci come il falco pellegrino, il gheppio e i numerosi altri che vi nidificano o che sorvolano la zona durante le migrazioni.
Le grotte
Il promontorio del Circeo rappresenta inoltre una zona di notevole interesse speleologico dal momento che, alla sua base, si aprono numerose grotte, le quali hanno mantenuto la traccia delle variazioni climatiche e delle oscillazioni del livello del mare nelle passate ere geologiche e hanno restituito preziose testimonianze di un’antichissima occupazione umana di questo luogo, già a partire dal Paleolitico. In tal senso, la più conosciuta è la grotta Guattari, al cui interno, nel 1939, fu rinvenuto un cranio di tipo neanderthaliano. Altra grotta interessante, facilmente raggiungibile via terra, è la grotta delle Capre, in prossimità della quale si trovano anche la grotta dell’Impiso e la grotta del Fossellone.
Interessante, dal punto di vista archeologico, anche grotta Breuil. Altre grotte sono: la grotta Azzurra, celebre per i suoi riflessi di colore; la grotta del Presepe, così chiamata per le sue caratteristiche colate stalagmitiche che, viste dal mare, sembrano statuine inginocchiate; le “Cinque grotte” o “Cattedrale”, così chiamate per la forma che ricorda quella delle cattedrali gotiche, piene di guglie; la grotta Barbara; la grotta della Maga Circe, che la leggenda vuole sia stata indicata dalla maga Circe a Ulisseaffinché egli vi ricoverasse la propria barca.
VISITA IL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
La foresta
Si tratta di ciò che rimane della vecchia “Selva di Terracina”, ricoperta da macchia mediterranea e da alberi tipici delle aree marine, come pini, lecci e querce da sughero. Essa rappresenta la più estesa foresta naturale di pianura in Italia, estendendosi per 3.300 ha circa. La foresta, oggi, è ancora un vasto ecosistema; caratteristiche, ad esempio, sono le “piscine”, ovvero aree paludose che si formano principalmente nella stagione autunnale per l’accumulo di acqua piovana, e le “lestre”, zone in cui, un tempo, gli abitanti stagionali edificavano i loro precari villaggi. Nella foresta esistono tre aree di Riserva Naturale Integrale: la Piscina delle Bagnature, la Piscina della Gattuccia e la Lestra della Coscia.
Tutta la foresta è visitabile tramite una fitta rete di sentieri, sia pedonali che ciclabili.
La duna litoranea
Nel territorio del parco è compresa una fascia costiera sabbiosa che si estende, in lunghezza, per circa 22 km, partendo dalla scogliera calcarea del promontorio del Circeo, appena sotto torre Paola, proseguendo oltre il territorio del parco (che termina in località Capoportiere) fino al capo d’Astura.
I SENTIERI DEL PARCO
Le zone umide
Si tratta dei quattro laghi costieri di Paola, Caprolace, Monaci e Fogliano, piccoli bacini d’acqua salmastra e ideale rifugio per molte specie di uccelli acquatici. I laghi sono in realtà degli stagni costieri, con acque poco profonde (in media circa due metri) che comunicano con il mare attraverso una serie di canali che assicurano il ricambio idrico.
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L’isola di Zannone
Piccola isola entrata a far parte del Parco nel 1979; è disabitata e ricoperta da boschi di lecci e querce. Tra le isole ponziane, è l’unica ad aver conservato intatta la propria copertura vegetale. Presenta motivi di interesse in ogni stagione: dalle spettacolari fioriture dell’erica, durante il periodo autunnale, alle migliaia di uccelli che vi sostano durante i periodi di passo (migrazioni), alle attrattive paesaggistiche e marine.
Le Riserve naturali
- Riserva naturale Rovine di Circe
- Riserva naturale Piscina delle Bagnature
- Riserva naturale Piscina della Gattuccia
- Riserva naturale Pantani dell’Inferno
- Riserva naturale Lestra della Coscia
- Riserva naturale Foresta demaniale del Circeo