Pietra Cappa, la Regina dell’Aspromonte tra i monoliti più grandi d’Europa
Pietra Cappa sull’Aspromonte è il monolite di conglomerati, ovvero sabbia e grossi ciottoli cementati tra loro, tra i più grandi (se non il più grande) d’Europa. È la roccia simbolo della Vallata delle Grandi Pietre e uno degli ambienti più significativi del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Un geosito di rilevanza internazionale, è alto circa 140 metri e ha 4 ettari di estensione, è un luogo ricco di fascino, storie e leggende secolari.
Non è il solo monolito a spiccare nella Vallata delle Pietre, ma qui sono presenti numerosi altri conglomerati rocciosi come Pietra Lunga, Pietra Castello e le Rocche di San Pietro, siti anche con insediamenti rupestri.
I sentieri
Ci sono diversi sentieri che conducono alla Pietra Cappa. Quello che parte da San Luca, di circa 8 km, con un dislivello di 400 m oppure da Natile Vecchio con un percorso di circa 6 ore (12 km circa e 600 mt d+ circa).
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Pietra Cappa: la Regina dell’Aspromonte
Pietra Cappa è la regina dell’Aspromonte, una torre enigmatica, carica di leggende troneggia nella vallata delle Grandi Pietre. Nei documenti medievali si legge di Pietra Cauca che sta ad indicare pietra vuota, ossia scavata dall’erosione degli agenti atmosferici. Il toponimo tuttavia si riferisce a tutta l’area, con altri monoliti e grotte. Nel Medioevo nell’area giunsero dall’Oriente numerosi eremiti basiliani. Una civiltà di chiese minuscole, costruite con materiali poveri ma esteticamente di fattura pregevole.
L’ambiente naturale è caratterizzato da uliveti e seminativi che salendo in quota cedono il passo alla macchia mediterranea e poi al bosco di leccio e castagno. Presenti anche alcuni esemplari monumentali. Il panorama si apre sulla vallata del Careri, di Platì, sull’amba di Gerace.