Piolets d’Or 2024 tra premiazioni ed emozioni
Calato il sipario sull'evento internazionale dell'alpinismo tenutosi a San Martino di Castrozza
Calato il sipario a San Martino di Castrozza sui Piolets d’Or 2024, evento dedicato all’alpinismo per la prima volta organizzato in Trentino e nelle Dolomiti. I Piolets d’Or sono stati istituiti nel 1991 dai francesi Guy Chaumereuil e Jean-Claude Marmier e assegnati anche quest’anno dal Groupe de Haute Montagne (GHM) per le migliori imprese alpinistiche realizzate nel 2023. Sono considerati il massimo riconoscimento alpinistico a livello mondiale, assegnati da una giuria di alpinisti e giornalisti di fama internazionale.
Piolets d’Or 2024: la cerimonia
La cerimonia ufficiale, tenutasi alla presenza di numerosi alpinisti con oltre 15 nazioni rappresentate, giornalisti e autorità e rappresentanti del mondo della montagna e delle Dolomiti a 360°, è stata la migliore delle conclusioni per un evento organizzato dalla locale ApT che ha visto protagonista San Martino di Castrozza e lo ha portato alla ribalta internazionale da domenica 8 a martedì 10 dicembre.
Nel corso della serata, presentata dal moderatore Luca Calvi e Christian Trommsdorff (Presidente del Groupe de Haute Montagne e organizzatore del Piolets d’Or) sono stati premiate tre spedizioni.
I vincitori
La prima ascesa della “The Secret Line” sulla parete nord del Tirich Mir (7.708 m) nell’Hindu Kush, Pakistan da parte di Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima, scomparsi nel luglio 2024 in un’altra spedizione sul versante ovest del K2; la prima ascesa della “Round Trip Ticket” (2.700 m, M7 AI5+ A0), una nuova via parziale sulla parete nord e cresta nord-ovest del Jannu, nel Kanchenjunga da parte di Matt Cornell, Jackson Marvell e Alan Rousseau, alpinisti statunitensi; la prima salita della “Tomorrow Is Another Day” (1.400 m, ED, 5c A2 WI4 M6) sulla parete nord del Flat Top in Kishtwar, Himalaya da parte dei giovani alpinisti svizzeri Hugo Béguin, Matthias Gribi e Nathan Monard.
Sono stati premiati poi l’alpinista spagnolo Jordi Corominas che ha ricevuto il premio “Walter Bonatti” alla carriera e l’italiana Nives Meroi, premiata con la menzione speciale per l’alpinismo femminile e le sue salite in puro stile tra cui la famosa apertura della via “Diamonds on the Soles of the Shoes” sulla parete ovest del Kabru Sud (7,318m) nel Kanchenjunga.
Gli eventi
Non sono mancati nei giorni precedenti anche importanti eventi legati alla cultura della montagna come il racconto “Breve storia dell’esplorazione alpinistica delle Pale di San Martino” dell’esperta Guida Alpina di San Martino Narci Simion e le conferenze “Le Dolomiti come sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e l’alpinismo come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO”, con la partecipazione di Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco e “Lo spirito dell’alpinismo nelle Dolomiti” con la partecipazione dei Dolomitisti Nicola Tondini e Alessandro Baù, entrambi moderati da Luca Calvi. Altri appuntamenti di rilievo sono stati la presentazione del progetto “Ice Memory” a cura di Jacopo Gabrielli del CNR e la proiezione del film “Pionieri” dedicato all’impresa dell’Aquila di San Martino Peter Moser sulle Pale di San Martino.
LEGGI ANCHE Tre domande a Jordi Corominas. Piolet d’Or alla Carriera 2024
La registrazione della cerimonia è disponibile sui canali di ApT e del Piolet d’Or.