Riapre Rifugio Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo. A breve con terrazza
Rifugio Auronzo: l'apertura giornaliera, causa Covid, per servizio bar e ristorazione
Rifugio Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo: sabato 20 giugno ha preso il via la stagione estiva 2020 con la riapertura della struttura della Sezione Cadorina di Auronzo del Club alpino italiano.
L’apertura del rifugio riguarda esclusivamente il servizio bar e il servizio ristorazione, nel rispetto delle normative e dei protocolli relativi all’emergenza sanitaria legata al Covid-19.
L’apertura giornaliera dei servizi bar e ristorazione è fissata per le 7. Per quanto riguarda i pranzi e le cene, è preferibile la prenotazione telefonando allo 0435 39002 o scrivendo a info@rifugioauronzo.it.
Continuano, intanto, i lavori di ammodernamento della struttura e a breve sarà disponibile anche la terrazza esterna, con trenta posti a sedere.
Stefano Muzzi (Cai Auronzo) Stiamo intanto approfittando di questa stagione particolare per effettuare degli interventi di adeguamento ed ammodernamento ai piani.
Per i prossimi mesi l’utilizzo delle camere non sarà possibile ma dopo questo intervento di restyling avremo un rifugio ancora più funzionale e accogliente.
Rifugio Auronzo
Storia
La Sezione Cadorina del Club Alpino Italiano, con l’aiuto del Comune di Auronzo di Cadore nel 1912, su progetto dell’ing. Giuseppe Palatini, iniziò la costruzione. Stava per essere compiuto ed inaugurato con il nome di “Rifugio Longeres”, quando nel maggio del 1915, scoppiò la guerra ed il rifugio venne bombardato e rovinato.
Tornata la pace, la Sezione riprese la costruzione del rifugio e il 2 agosto del 1925 avveniva una festosa inaugurazione.
Il rifugio veniva battezzato “Rifugio Principe Umberto” in omaggio all’allora principe ereditario. Ebbe subito numerosi clienti di ogni nazione.
Venuta la Repubblica, il rifugio si chiamò “Bruno Caldart”, in ricordo d’una giovane guida alpina auronzana caduta dalla Cima Piccola di Lavaredo.
Il bel rifugio nell’aprile del 1955 veniva distrutto da un incendio. Fu deciso di iniziare subito la ricostruzione e l’ampliamento e il 16 luglio 1957 il nuovo rifugio. Stavolta battezzato “Rifugio Auronzo”, veniva solennemente inaugurato.
Nel 1935 venne istituita una importante scuola di roccia ed una escursionistica, sotto la guida di Piero Mazorana che fu uno dei più attivi gestori del rifugio.
Nel corso degli anni, pur con diversi nomi e svariate forme, il rifugio è stato punto di riferimento per tanti alpinisti.
Ricordiamo fra i tanti: Karl Prusik, Ludwig Preuss, Severino Casara, Angelo Dibona, Emilio Comici, Giuseppe e Angelo Dimai. E ancora: Riccardo Cassin, Gino Soldà, Ettore Castiglioni, Dieter Hasse. Fino agli anni recenti con le imprese di Hans Kammerlander, Christoph Hainz e i fratelli Thomas e Alexander Huber.
La struttura
Il Rifugio Auronzo si trova a quota 2.333 ed è raggiungibile a piedi o con strada panoramica assai larga, in un paesaggio maestoso, dominato dalle tre guglie che sono una palestra di roccia che unisce la terra al cielo.
Offre 25 confortevoli camere da un minimo di due letti fino a un massimo di sei cuccette, per un totale di 99 posti letto. Panorama incredibile, la cortesia di una struttura gestita direttamente dalla sezione del CAI di Auronzo e le prelibatezze della sua cucina.
Il panorama
Dispone di un’ampia sala da pranzo con 130 posti a sedere dalle cui ampie vetrate sono visibili in primo piano i pinnacoli della catena dei Cadini di Misurina.
In posizione strategica per l’accesso alle Tre Cime di Lavaredo, è punto di partenza e di arrivo di una suggestiva e tranquilla passeggiata. Passando per il Rifugio Lavaredo, Forcella Lavaredo e la Capanna Pastori.
La vista sulle pareti nord delle Tre Cime è incantevole ed è base per altre innumerevoli escursioni ed arrampicate di ogni genere.
Carta di Assicurazione Qualità
E’ tappa dell’Alta Via n° 4 “di Grohmann” che va da San Candido in Pusterìa (Rifugio Tre Scarpèri) a Pieve di Cadore e fa parte dei 24 rifugi alpini ed escursionistici della provincia di Belluno che hanno sottoscritto “La Carta di Assicurazione della Qualità”.
Carta che rappresenta l’impegno del gestore ad assicurare al proprio ospite che saranno disponibili piatti della cucina tipica cadorina e bellunese.
Preparati utilizzando il più possibile prodotti delle aziende agricole, degli allevamenti e dei caseifici locali seguendo il più possibile la stagionalità e la tradizione del posto.
La clientela
Sistemazione di mezza pensione o solo pernottamento, il rifugio è meta ogni anno di una nuova e crescente clientela. Costituita non solo da sportivi, ma soprattutto da gitanti giornalieri che desiderano godere comodamente il paesaggio e l’ambiente in tutte le sue manifestazioni. Compreso un pasto di mezzogiorno e sera il più possibile tipicizzato, comunque in sintonia con la montagna e le locali tradizioni culinarie.
Con il recente riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità UNESCO la struttura si sta organizzando per l’accoglienza di un turismo sempre più specializzato e interessato agli aspetti geologici, naturalistici e paesaggistici della regione.
Per approfondimenti sul rifugio: rifugioauronzo.it oppure è disponibile la pagina Facebook della struttura.
Cai Sezione Cadorina di Auronzo, rifugioauronzo.it; foto: mount live