Rischio inondazione, Chamonix vuole anticipare straripamento lago Bossons

Anticipare il possibile straripamento, scavando un canale nella lingua glaciale prima che il volume del lago dei Bossons diventi troppo grande; in parallelo, proseguire la pulizia di due torrenti a valle per facilitare il deflusso dell’acqua e smantellare i ponti.

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E’ il piano transalpino, da realizzare in estate, per far fronte al rischio di inondazione portato da un lago glaciale nato nel 2018 sulle alture di Chamonix (Francia), nel massiccio del Monte Bianco.

Secondo il Comune francese, che sul tema ha promosso un incontro tra esperti e popolazione, “dopo la scomparsa del lago, il naturale deflusso delle acque sarà verso il torrente Bossons”.

Il lago

Il lago si è formato a circa 1.700 metri di quota, dopo decenni di continuo arretramento del ghiacciaio – oltre un chilometro negli ultimi 30 anni – a causa dell’innalzamento delle temperature. L’estate 2022 ha ulteriormente accelerato la fusione del ghiacciaio, che perde cinque metri di spessore all’anno. Nel giugno scorso le pale meccaniche hanno rimosso rocce dal torrente in cui fluiscono le sue acque, abbassando il livello di 1,25 metri. Un risultato che però “non è più sufficiente per anticipare qualsiasi rischio”, secondo il Comune. Di qui l’intervento del comitato di esperti che ha studiato il piano per la messa in sicurezza. Secondo i media d’oltralpe, uno svuotamento improvviso potrebbe provocare un’inondazione ai danni del villaggio di Bossons.

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