Ritrovato sul K2 lo zaino di Lorenzo Mazzoleni
I membri della spedizione K2-70 lo hanno ritrovato lungo il ghiacciaio in direzione del campo base avanzato. Nessuna traccia del corpo. Morì nel 1996 dopo aver raggiunto la vetta
Ritrovato ieri dai membri della spedizione K2-70 lo zaino di Lorenzo Mazzoleni. È stato ritrovato lungo il ghiacciaio in direzione del campo base avanzato del K2. Da un’analisi approfondita, il Cai ritiene essere proprio del Ragno di Lecco scomparso nella discesa dalla vetta nel 1996. Durante la spedizione commemorativa, per i 50 anni dei Ragni della Grignetta.
Nessuna traccia del corpo. Nonostante le ricerche. Probabilmente lo zaino è stato perso durante la caduta. Verrà portato al Gilkey Memorial.
Chi era Lorenzo Mazzoleni
Scomparso a 29 anni, Lorenzo Mazzoleni è stato uno dei più promettenti alpinisti della sua generazione. La sua passione per la montagna inizia da bambino quando attorno ai dieci anni si iscrive ai corsi dell’Alpinismo giovanile del Cai Lecco e scopre le montagne di casa, le Prealpi lombarde.
A 14 anni, nel 1986, il Gran Paradiso è il suo primo Quattromila. A 18 anni diventa un membro dei Ragni della Grignetta di Lecco.
Nel 1986, a 19 anni, partecipa alla sua prima spedizione extraeuropea. È in Patagonia con i Ragni con cui apre insieme ai suoi compagni la prima via sulla Ovest del Sarmiento, nella Terra del Fuoco. Nel 1988, a 22 parte, per l’Himalaya e conquista il suo primo Ottomila metri, il Cho Oyu. A 23 anni viene ammesso al Club degli Accademici del Cai.
Nel 1990 realizza tre prime invernali: la direttissima della Cima Busazza, la direttissima della Sud-Ovest del Croz dell’Altissimo e lo spigolo Videsott della Cima Busazza.
Poi la prima invernale della via al Pilone Centrale (1992) alla cima Su Alto in Civetta e qualche mese dopo arriva in cima al tetto del mondo: l’Everest.
Nel 1993 sale l’Aconcagua, la cima più alta del sud America. Nel 1995 scala il McKinley nell’America settentrionale.
Comincia così a formarsi il progetto di scalare le Seven Summits, le cime più alte di ogni continente.
La spedizione al K2
Nel 1996 prende parte alla spedizione al K2 dei Ragni della Grignetta in occasione del 50esimo di fondazione del gruppo.
Il 29 luglio raggiunge la cima e lo stesso giorno, in discesa, al Collo di Bottiglia, Mazzoleni, scivola e muore.
Era arrivato in vetta nel pomeriggio del 29 luglio 1996 insieme a Mario Panzeri, il fratello Salvatore e Giulio Maggioni. Ma poi Lorenzo non fece più rientro alle tende dell’ultimo campo. Giampietro Verza, altro membro della spedizione, lo cercò per tutta la notte. Il corpo poi fu individuato a circa Ottomila metri nei pressi della via Cesen. Era appoggiato su un seracco. Troppo rischioso recuperarlo. E si decise di lasciarlo dov’era.
Aveva solo 29 anni (nato a Lecco il 15 dicembre 1966) ma già si era costruito un posto di riguardo nell’alpinismo italiano ed internazionale.
Nel 2013 ci fu una spedizione per individuare il corpo e dargli degna sepoltura al Memorial Puchoz. Ma nulla da fare!
Oggi Lorenzo Mazzoleni continua a vivere grazie a due associazioni che operano nel suo nome: gli amici di Lorenzo che hanno aperto un ambulatorio ad Askole (Pakistan) e Namaste di Bulciago che ha inaugurato una scuola in Nepal.