Salvato il cane dell’escursionista morto sulla Presolana

I Soccorritori hanno ritrovato il pastore tedesco e sono riusciti ad avvicinarlo e riportarlo alla sua famiglia

Ritrovato il cane dell'escursionista morto sulla Presolana. I soccorritori del Cnsas con il cane Texas ritrovato.

Un sorriso nel giorno più triste: Texas, il cane dell’uomo di San Donato Milanese, morto per un incidente in montagna nella zona della Presolana due giorni fa, è stato ritrovato. I tecnici della VI Delegazione Orobica, contattati dalla famiglia, avevano compiuto un primo tentativo la sera stessa. Il cane però, un pastore tedesco femmina di cinque anni, non si lasciava avvicinare. Per fortuna, il gestore del Rifugio Cassinelli, Paolo Argenton, gli ha sempre fatto trovare del cibo; l’animale stesso, nonostante il freddo di questi giorni, soprattutto di notte, è riuscito anche a trovare riparo e quindi a sopravvivere. Nella giornata di oggi, su segnalazione di un signore che aveva avvistato l’animale, Federico Ferrari, i tecnici sono saliti di nuovo; insieme con il delegato della VI Orobica, Elia Ranza, c’erano anche comandante della Forestale di Gromo, Luca Giudici, sua figlia Silvia, che sta per entrare nel Soccorso alpino come conduttore cinofilo, e il loro cane Hiro, che essendo maschio, aveva buone probabilità di attirare Texas; erano pronti a intervenire in caso di necessità anche i Carabinieri di Clusone. Finalmente stavolta sono riusciti a ottenere la fiducia dell’animale e a riportarlo alla sua famiglia. Una piccola gioia che segue il dolore della perdita di una persona cara. La presenza del Soccorso alpino è stata importante per garantire la sicurezza dell’operazione: come ribadito, in questi giorni il rischio di scivolare è elevato, in prossimità del limite della neve, per la presenza di lastre che si formano a causa dello scioglimento diurno e del successivo gelo. Chi va in montagna deve essere perfettamente consapevole del proprio grado di abilità, delle condizioni meteorologiche e del terreno, avere esperienza, l’attrezzatura giusta e, in alcuni casi, anche l’umiltà di sapere quando fermarsi e tornare indietro.

 

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