Tête Blanche: i 5 morti membri della stessa famiglia, si cerca un altro disperso
AGGIORNAMENTO 12/03/2024
Gli scialpinisti trovati morti sulle Alpi svizzere, al confine con l’Italia, sono morti assiderati, il gruppo di sei persone (uno risulta ancora disperso) è stato sorpreso da una tempesta e probabilmente hanno perso l’orientamento. Hanno allertato i soccorsi, ma le condizioni meteo erano proibitive anche per i soccorritori. La tragedia si è consumata sabato sulle montagne vallesane tra Zermatt e Arolla, nella zona della Tête Blanche.
Intanto, è stata aperta un’inchiesta per accertare i fatti e le cause del decesso, ma l’ipotermia sembra la causa più verosimile, come hanno anche riferito soccorritori e polizia locale. Da quanto hanno riferito il gruppo ha tentato tutto il possibile per proteggersi dal freddo, purtroppo senza riuscirci viste le condizioni estreme in cui si trovavano. Hanno anche scavato una buca per proteggersi da vento e freddo.
Erano familiari
AGGIORNAMENTO 11/03/2024
Cinque dei sei escursionisti dispersi nella zona della Tête Blanche da sabato sono stati trovati morti. Lo ha annunciato la Polizia cantonale del Vallese. Il sesto disperso non è ancora stato ritrovato. Le ricerche proseguono.
Una squadra di soccorritori, giunta nei pressi del rifugio Dent Blanche ieri sera, ha raggiunto la regione della Tête Blanche intorno alle 21.20, dove ha scoperto i corpi di cinque delle sei persone disperse dal giorno precedente. La notizia è stata appena data dalla Polizia cantonale svizzera.
Maltempo sulle Alpi svizzere e relativo pericolo valanghe hanno impedito sino a ieri agli elicotteri e ai soccorritori di avvicinarsi alla zona dove potrebbero trovarsi i sei scialpinisti elvetici dispersi da ieri l’altro.
Il gruppo disperso
I sei hanno tra i 21 e 58 anni, cinque di loro appartengono alla stessa famiglia del Vallese mentre un’altra persona, una donna, arriva dal canton Friburgo.
Partiti da Zermatt, avevano l’obiettivo di raggiungere, in giornata, Arolla. Proprio in questa località della Val d’Hérens, un membro della famiglia che era in attesa del gruppo, ieri l’altro verso le 16 ha dato l’allarme per il mancato arrivo. Una telefonata fatta poco dopo, alle 17.19, da uno dei sei dispersi ha poi permesso la localizzazione nel settore del Col de la Tete Blanche, a circa 3.500 metri di quota, poco più di mezzo chilometro in linea d’aria dal confine con l’Italia e la Valle d’Aosta.
Soccorsi
La notte scorsa cinque tecnici dell’Organizzazione cantonale vallesana di soccorso (Ocvs) hanno tentato di raggiungere il gruppo via terra, partendo da Zermatt: a oltre 3.000 metri di quota hanno dovuto rinunciare a cause delle pessime condizioni meteorologiche e dei rischi connessi al pericolo valanghe. Per tutta la giornata di ieri reparti specializzati della polizia sono stati impegnati nelle operazioni a fianco dell’Ocvs e delle forze aeree dell’esercito.
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