Sergi Mingote: “K2, sogno impossibile. Ma il nostro team è forte”
Intervista all'alpinista catalano alla vigilia della partenza per il K2: si sale per lo Sperone Abruzzi e collaborazione col team di Ali Sapdara
Sergi Mingote farà parte della spedizione di questo inverno sul K2, l’ultimo Ottomila a resistere nella stagione fredda. L’alpinista catalano sarà il vice (Assisting Climbing Leader) di Chhang Dawa Sherpa.
Sinora il team conta una decina di alpinisti e 15 sherpa.
Gli alpinisti provengono da molti Paesi: Grecia, Spagna, Svizzera, Germania, Cile, Belgio, Inghilterra, Nepal. E Italia. Nel team c’è anche Mattia Conte (leggi QUI), amico e compagno di tante avventure di Mingote.
LEGGI ANCHE Sergi Mingote tenterà l’invernale al K2
La spedizione è organizzata dall’Agenzia Nepalese Seven Summit Treks. Trattasi dell’operatore che ha tentato il K2 lo scorso inverno.
Abbiamo intervistato Sergi Mingote ormai alla vigilia della partenza per il K2. Una spedizione che, sicuramente, terrà tutti gli appassionati col fiato sospeso.
Che tipo di spedizione sarà?
Si tratterà di una spedizione forte e avvincente, che vedrà impegnati insieme uomini di grande esperienza e uomini che desiderano mettersi alla prova e superare i propri limiti affrontando la sfida del K2 in inverno. Vivremo questa avventura insieme ad un fantastico team di Sherpa, con sulle spalle un bagaglio di grande esperienza e un incredibile track record.
Hai dichiarato che affronterai questa sfida senza ossigeno. Come ti stai preparando a questa spedizione? State studiando il percorso, modalità di lavoro?
Il mio obiettivo è di vincere questa sfida così come pianificato nel progetto 14X1000, quindi senza uso di ossigeno e muovendomi il più veloce possibile in altezza.
Per quanto riguarda il percorso, abbiamo le idee molto chiare. Passeremo per lo sperone degli Abruzzi perché è la via che offre le migliori opportunità di avvicinarci alla vetta; conosciamo il percorso molto bene perché lo abbiamo fatto altre volte.
Stiamo lavorando a 4 mani con Millet – di cui sono orgoglioso di essere ambassador – per l’equipaggiamento: ultra-leggero, caldo e performante per affrontare le temperature estreme che ci aspettano, intimo mono-pezzo, scarponi da spedizione e maschera.
Un grande lavoro di innovazione da parte di Millet, che nel 2021 celebrerà i suoi 100 anni di storia.
La squadra sta prendendo sempre più corpo e si stanno aggiungendo forti alpinisti internazionali. Alcuni dei quali conosci e coi quali hai condiviso altre ascensioni. Ci saranno ulteriori nomi nel team?
A poco a poco, si uniscono nuovi membri alla spedizione, il nostro obiettivo è infatti quello di avere più di un team di lavoro, in modo da essere forti ed efficienti. Il K2 in inverno è oggi un sogno impossibile, e se mettiamo insieme un team forte abbiamo migliori probabilità di arrivare in cima.
Sulla montagna ci sarà un’altra spedizione con Ali Sapdara. Lo hai sentito? Collaborerete e unirete le forze o ognuno per la sua strada?
Sì, lo so, è stato lui a dirmelo. Noi siamo amici e abbiamo fatto insieme alcuni 8.000. Per me è molto chiaro che se vogliamo avere un’opportunità di vincere questa sfida, dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione. Ho un ottimo rapporto con Ali e questo sicuramente rende le cose più semplici.
Come ti stai allenando per l’ormai quasi imminente partenza? A proposito quando partirete, avete già fissato una data?
La preparazione è molto intensa ed impegnativa. Ci sottoponiamo a lunghe sessioni di allenamento anche all’aperto per arrivare nelle migliori condizioni fisiche sul K2. Io e Carlos partiremo il 19 dicembre dalla Spagna.
Ah dimenticavo, il mistero Tamara Lunger, prima inserita in lista di Seven Summit Treks e poi cancellata. Lei stessa ha “smentito” la partecipazione alla spedizione sui suoi canali social. Che tu sappia: la Lunger non ci sarà o la sua è stata solo una strategia di comunicazione?
Sinceramente non lo so! Non conosco Tamara personalmente e non ho parlato con lei. Ma la sua partecipazione sarebbe di grande valore per tutto il team perché ha al suo attivo grandi spedizioni in inverno.
ENGLISH VERSION
What type of expedition will it be?
It will be a powerful expedition, combining highly experienced climbers with climbers who have the illusion of living the experience of a K2 in winter. Also with a fantastic team of Sherpas, with a lot of experience and an incredible track record.
You already said you didn’t want to use oxygen cylinders. How will you approach the expedition? Are you studying the way, how to work on it?
My goal is to face the expedition as I am planning it in the 14×1000, without the use of bottled oxygen and moving as fast as possible in height. It will also be a very special project for me, since we want to celebrate in this great project the 100 years of MILLET’s history. A historic project for a historic brand, of which I am very proud to be its ambassador. We are very clear about our route. It will be the Abruzzo spur, since we consider that it is the route with the best chance of reaching quite high. In addition, some of us know the whole route very well, since we have traveled it a short time ago. We are also working on the materials to be used in a very special way. Very light and at the same time very warm high altitude suits, one-piece undergarments, special for extreme temperatures and adaptations in footwear and height masks. Great innovation work from MILLET.
Ready and renowned international mountaineers are being added. Some of them you know and have shared other ascents. Will there be more names on the team?
Little by little, some more members of the team are being incorporated, since our goal is to have more than one work team, to be very efficient and to be able to work hard on the mountain. K2 in winter is an impossible dream to this day, and if we get a very strong team we will have a better chance of reaching high.
In the mountain there will be another expedition with Ali Sapdara. Did you hear it?
Yes, he explained it to me himself. We are friends and have climbed several eight thousand together. Will they collaborate and join forces or will they go their own way? I am very clear that if we want to have a chance, all the mountaineers who are in the CB have to work in the same direction. We also have a very good relationship with Ali and that will make it easier.
How are you preparing for the game? By the way, when do you plan to leave? Have you already set a date?
The preparation is being very intense. They are long training sessions and opening a lot of footprint to be able to arrive in the best physical conditions at K2. Carlos and I will fly from Spain on December 19.
Finally: the mystery of Tamara Lunger, first included in the list of Seven Summit Treks and then canceled. She denied participating in the expedition through social media. You already know that: Lunger won’t be there or was it just a communication strategy?
I have no idea. I do not know Tamara personally, nor have I spoken to her. In any case, he would be a great addition to the team, as he has done great projects on winter expeditions.
Soldi e mezzi , buttati al vento ! Ma vi sembra i momento ?