Simone Moro: “Sono qui per salire in vetta al Manaslu ma senza fare l’eroe”
Simone Moro è arrivato in Nepal per il suo 5° tentativo invernale al Manaslu. Con lui ci sarà anche quest’anno Alex Txikon. Il 3 dicembre scorso l’alpinista bergamasco ci preannunciò la sua imminente partenza. Sarebbe il 5° Ottomila nella stagione fredda per Moro. Non una prima perché il Manaslu è stato già salito d’inverno (il 12 gennaio 1984 dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski lungo la via normale; anche se non completamente nell’inverno meteorologico).
Una brutta bestia il Manaslu, una montagna facile sulla carta, difficile in inverno per la tanta neve e il pericolo valanghe.
Ora Moro si acclimaterà nella khumbu Valley.
Ecco il messaggio di Simone Moro postato sui suoi canali social con una foto dell’Everest non proprio in veste invernale.
Quando continuo a ripetere che l’inverno astronomico è l’unico inizio della vera e sola stagione alpinistica invernale nell’emisfero settentrionale è perché dopo 22 spedizioni invernali so cosa sto dicendo.
Non è per creare una polemica con gli amici che iniziano ad arrampicare prima, ma solo per farvi capire perché ho accettato di fallire dopo il 21 dicembre, invece di cambiare le regole a mio favore. Non ho mai toccato la montagna prima del 21 dicembre.
E poi parla della sua imminente avventura sull’Ottomila:
Questa è la mia 22esima spedizione invernale di alpinismo. Andrò inizialmente nella valle di Khumbu per ambientarmi. Ho intenzione di fare un paio di montagne sopra i 6000 m. e poi andare al campo base Manaslu già acclimatato. È chiaro che mi affido sia alla salute che alla fortuna, mentre alla salute posso pensare ed essere il più preparato possibile, il tempo è oltre me. Diciamo che se non c’è solo sfortuna nella vita, come è successo nelle quattro edizioni precedenti al Manaslu, spero questa volta di avere una stella favorevole e che almeno ci giochiamo tutte le carte, che non sia la neve alta o pericolo valanghe che ferma tutto ma possibilmente la mia inefficienza o incapacità. Ovviamente sono qui per andare in cima e non per tornare a casa la quinta volta, ma se serve, state certi che qui non è venuto nessuno a fare l’eroe. Ovviamente se uno torna e si mette la mano nel portafoglio per pagare la spedizione cinque volte, è perché è determinato e motivato ad andare in alto. Con me ci sarà Alex Txicon. È già qui da un mese quindi è più acclimatato di me. Arriverà un po’ prima al campo base del Manaslu. Lo incontrerò nei prossimi giorni.