Spantik, tre alpinisti giapponesi morti nelle ultime settimane
Spantik: tre alpinisti giapponesi morti nelle ultime settimane. Lo Spantik (7.027 mt), noto anche come Golden Peak, è una delle montagne considerate facili nel Karakórum pakistano. Ogni anno è preso in considerazioni da diverse spedizioni, sia durante la fase di acclimatazione che alla ricerca di un obiettivo accessibile a più di settemila metri. Tuttavia, nelle ultime settimane è stato teatro di diversi incidenti mortali. A predere la vita tre alpinisti giapponesi. Alpinisti esperti.
Spantik: due alpinisti giapponesi morti a metà giugno
Spantik: il primo incidente mortale è avvenuto a metà giugno. I due alpinisti giapponesi Ryuseki Hiraoka e Atsushi Taguchi stavano cercando di salire lo Spantik in stile alpino e senza portatori. Hanno raggiunto il campo 2 (5.300 m) e poi si sono diretti verso la vetta. Ma un secondo gruppo di sette giapponesi che saliva da dietro non ha trovato tracce di loro quando ha raggiunto lo stesso C2 il giorno dopo. Hanno deciso di sospendere il proprio tentativo e tornare al campo base per informare le autorità. Immediatamente è stata lanciata un’operazione di ricerca e salvataggio. Da un elicottero è stato localizzato il corpo di Ryuseki Hiraoka, che è stato recuperato tre giorni dopo. Nessun traccia di Atsushi Taguchi.
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Un incidente in discesa dalla vetta
Questa settimana, lo Spantik ha registrato la morte di un altro esperto alpinista giapponese. Si tratta di Onishi Hiroshi (65 anni), che ha raggiunto la cima lunedì insieme ai suoi compagni di spedizione Naka Jimatoshiya, Izumi Ryoma e Mastumoto Shuji.
Durante la discesa tra il campo 2 e il campo 1, Onishi Hiroshi è caduto in un crepaccio. Immediatamente, un gruppo di quattro portatori è stato inviato sul posto per cercare di salvare l’alpinista giapponese. Ma non hanno potuto salvargli la vita. Il suo corpo è stato recuperato e sarà rimpatriato.