Svolta nell’UE: eolico e solare superano i combustibili fossili
Svolta nell’Unione Europea: per la prima volta eolico e solare superano i combustibili fossili nella produzione di elettricità. Sono dati relativi ai primi sei mesi del 2024, risultati da un’indagine Ember.
Indagine; elettricità, solare ed eolico superano i combustibili fossili
Eolico e solare hanno il 30% dell’energia elettrica. Gas, petrolio e carbone il 27%, ovvero sono calate del 17% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Mai successo nell’Unione europea. Un cambiamento storico nel settore dell’energia. Il carbone ha fatto registrare un calo del 24%rispetto ai primi sei mesi del 2023, mentre il gas è sceso del 14%. Ciò davanti a un incremento della domanda di elettricità, dopo le crisi dovute alla pandemia da Coronavirus e all’aumento dei prezzi del gas successivo all’invasione russa dell’Ucraina.
In Italia l’utilizzo di combustibili fossili è calato del 21%. E a maggio, è stato stabilito un nuovo record per quanto riguarda il contributo del fotovoltaico alla produzione elettrica. Le buonenotizie arrivano da tutta Europa: 13 Stati membri dell’Ue hanno generato più elettricità dall’eolico e dal solare che dalle fonti “sporche”.
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Verso la decarbonizzazione
Dieci Paesi dell’Unione europea si sono impegnati ad effettuare una decarbonizzare dei loro settori energetici entro il 2035. Ma con grandi differenze nelle strategie.
Quattro Paesi – Austria, Danimarca, Lituania e Lussemburgo – si sono esplicitamente impegnati a sostituire carbone e gas con le rinnovabili.
Altri tre Stati – Portogallo, Svezia e Romania – hanno assunto impegni simili, ma non alla stessa data. Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia e Paesi Bassi completano l’elenco dei dieci Paesi che si sono impegnati a decarbonizzare entro il 2035. Ma, secondo attivisti e ambientalisti, non sono abbastanza chiari sulla necessità di eliminare specificamente le fossili nei loro piani o si affidano a “tecnologie di produzione di energia inadeguate”.