Tragedia sul Piz Bernina: muore Norbert Joos, gravi due italiani
A perdere la vita il noto alpinista e guida grigionese: aveva all’attivo 13 Ottomila, gli mancava l’Everest. I feriti sono una donna 56enne e un uomo 58enne ricoverati all’ospedale di Coira. Pare che uno dei tre alpinisti è scivolato ed ha trascinato con sé gli altri due. Sono precipitati per circa 160 metri
Tragedia sul Piz Bernina. Due italiani feriti in maniera grave e una nota guida alpina svizzera morta. Si tratta di Norbert Joos, celebre alpinista elvetico, di 55 anni, che in carriera aveva scalato 13 dei 14 Ottomila.
I feriti sono una donna di 56 anni e un uomo di 58 anni: sono ricoverati all’ospedale di Coira (cantone dei Grigioni). L’incidente è avvenuto a 3.900 metri. Uno dei tre alpinisti è scivolato ed ha trascinato con sé gli altri due. Sono precipitati per circa 160 metri.
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio sulla cresta denominata Spalla al confine italo-svizzero. I soccorritori arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso della guida, la Rega ha trasportato i due feriti in elicottero all’ospedale cantonale di Coira.
Due donne, a loro volta incordate, che seguivano i tre e hanno visto l’incidente sono state elitrasportate a Samedan dove sono state assistite psicologicamente dal Careteam Grischun.
Norbert “Noppa” Joos, nato il 6 settembre 1960 a Coira, aveva scalato 13 dei 14 ottomila himalayani, tutti raggiunti senza ossigeno supplementare. Gli mancava solo l’Everest, di cui aveva fallito la salita nel maggio 2008 senza ritentarla in seguito. Era un asso: a 12 anni, il Cervino; poco prima del suo 20° compleanno era già sulle tre grandi pareti nord delle Alpi (Eiger, Cervino e Grandes Jorasses). Ha scalato il Denali. Gestiva a Coira un negozio di articoli sportivi per la montagna.
Gli Ottomila
10 giugno 1982 Nanga Parbat, 8125m via Kinshofer
11 maggio 1984 Manaslu, 8163m NW via Normale
24 ottobre 1984 Annapurna, 8091m
19 giugno 1985 K2, 8611m Sperone Abruzzi
29 maggio 1987 Broad Peak, 8051m In solitaria
23 giugno 1988 Gasherbrum II, 8034m via Normale
7 giugno 1993 Hidden Peak (Gasherbrum I), 8080m NW-via dei Giapponesi
23 maggio 1994 Cho Oyu, 8188m
19 maggio 1995 Dhaulagiri, 8167m
1 maggio 1996 Shisha Pangma, 8027m via normale dal Tibet
16 maggio 2002 Makalu, 8485m
15 maggio 2004 Lhotse, 8516
14 maggio 2006 Kangchenjunga, 8586m parete est
Il gruppo di cinque alpinisti, fa sapere la Polizia cantonale svizzera, aveva passato la notte nella capanna Tschierva e intendeva spostarsi ieri su cresta verso il rifugio Marco e Rosa, sul versante italiano, passando dalla vetta del Bernina a 4050 metri.
Il Pizzo Bernina (4.050 m s.l.m. – in romancio e in tedesco Piz Bernina) è la cima più elevata delle Alpi Retiche occidentali e dell’omonimo massiccio, posta tra territorio svizzero e italiano nei pressi del confine con l’Italia, ed è anche il quattromila più orientale delle Alpi. Situato tra i comuni svizzeri di Pontresina e Samedan, è la vetta più alta del cantone dei Grigioni. Si trova inoltre a breve distanza dalla frontiera italiana. È attraversato da una linea ferroviaria molto suggestiva (la Ferrovia del Bernina) che passa in mezzo ai suoi ghiacciai perenni mettendo in comunicazione il comune di Tirano (SO) con St. Moritz, la celebre cittadina nella regione dell’Engadina.