Le 82 vette più elevate delle Alpi, quelle che superano la fatidica soglia dei 4000 metri di altitudine. Il fascino dell’aria sottile e dell’alpinismo nel mondo delle altezze. La poesia e la tormentata geografia di un pianeta dimenticato.
IL LIBRO
Ma anche e soprattutto il modo di scalare le cime, i consigli per scegliere la via di salita più adatta alle proprie capacità, i suggerimenti per concatenare più salite col minimo sforzo, la strategia per portare a termine la collezione dei 4000, le idee per muoversi con sci e pelli di foca verso le vette che lo consentono. E poi la storia di ieri e quella di oggi, dalle prime collezioni portate a termine quasi «per caso» ai concatenamenti di oggi, fino alla corsa 82 x 82. E ancora le statistiche, i numeri, le cronologie, i grandi nomi dell’alpinismo attratti dalla «corsa» ai 4000.
Un aspetto di grande importanza, nel libro, è costituito dalla filosofia, dall’indirizzo e dalle attività del Club 4000, nato nel 1993 e diventato in seguito una costola della sezione torinese del Cai. Anche perché è proprio dall’instancabile attività dei soci che nel tempo ha preso forma questo volume, aggiornatissimo, attento alle attuali condizioni glaciali delle maggiori vette delle Alpi e costruito sull’esperienza diretta, mediata dalla riflessione e dal dibattito di un’intera comunità di appassionati e di alpinisti di valore internazionale.
Gli autori Riteniamo che questo libro costituisca un’opera originale e completa sui 4000 delle Alpi, risultato di un entusiasmante lavoro in team di alcuni componenti del Consiglio direttivo del Club 4000 e frutto dell’esperienza cumulata dall’associazione in diciassette anni di attività.
Curatore: Cai Torino
Prefazione: Kurt Diemberger
Introduzione: Luciano Ratto
Editore: Priuli & Verlucca
Collana: Montagna varia
Formato: Brossura editoriale, cm 17×24
Pagine: 192
Prezzo: € 19,50
L’AUTORE
Anche se la prima idea di dar vita a un’associazione che raccogliesse i collezionisti dlle vette più elevate delle Alpi risale al 1990, la nascita del Club 4000 data novembre 1993; il merito dell’evento spetta a Luciano Ratto e Franco Bianco. Il 1° gennaio 2006 il Club è poi entrato a far parte, come “gruppo”, del Club Alpino Italiano – Sezione di Torino. Possono aderirvi, in qualità di soci, gli alpinisti che abbiano salito almeno 30 cime superiori a 4000 metri delle 82 comprese nell’elenco ufficiale dell’UIAA.
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