L’INCHIESTA SUI BORGHI ABBANDONATI Valle Piola (Laga) ancora in vendita a 500mila euro. Il sindaco: “A breve un albergo diffuso”
L’altro giorno Mount Live ha avviato l’inchiesta sui borghi abbandonati con una finestra sulla situazione nel Belpaese, ovviamente, strizzando l’occhio alle realtà montane. E abbiamo scoperto che a detenerne il primato è l’Abruzzo.
Oggi iniziamo ad entrare nei dettagli della nostra inchiesta. E diciamo subito: in provincia di Teramo esistono frazioni montane spopolate dei comuni di Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Valle Castellana, Valle Pezzata, Serra tavolero, Altovia ed il borgo medievale di Faraone antico.
Particolarmente interessante è però Valle Piola situata nel cuore dei monti della Laga e disabitata a partire dal 1977 quando l’ultima famiglia abitante si trasferì altrove. Appartiene al comune di Torricella Sicura e conta nove abitazioni fantasma, una chiesa abbandonata, un casale per pastori. La curiosità è che nell’aprile del 2011, l’intero borgo fu messo in vendita per la cifra di cinquecentocinquantamila euro. L’intenzione era ed è tuttora quella di trovare un compratore che possa intraprendere un processo di ristrutturazione e rivitalizzazione. Valle Piola si trova a 1017 metri di altitudine nel versante nord orientale di monte farina. Tra le sue abitazioni è possibile notare il caratteristico “gafio”, un balcone di origine longobarda. La zona presenta un anfiteatro naturale in cui vi è l’affluente del vezzola. Il borgo è servito da una strada bianca che diventa selciato (via della fauna) per continuare come mulattiera. Un primo spopolamento avviene già nel 1152 quando gli abitanti tendono a trasferirsi ed a popolare la cittadina di Teramo. Il comune rurale era formato da case che possedevano ognuna una stalla per l’allevamento bovino, equino, ovino ed un piccolo appezzamento di terra per la coltivazione di patate e legumi. La popolazione era analfabeta, in prevalenza e si parlava in un dialetto di chiare derivazioni longobarde.
Ai tempi dell’unità d’Italia era nascondiglio di briganti e rivoltosi, nel periodo della seconda guerra mondiale ospitava i membri della Resistenza detta di Bosco Martese. Negli anni quaranta, gli abitanti di Valle Piola svolgevano una vita arcaica, seguendo abitudini e tradizioni degli antichi avi. Si usava mangiare farro ed i ragazzi giocavano con il gioco degli aliossi, antenato del gioco dei dadi. Dagli anni cinquanta inizia lo spopolamento.
Dal 2012, nel mese di agosto, avviene un raduno dei cavalieri e dal 2013 il casale ristrutturato è luogo che la pro loco di Torricella Sicura utilizza per l’accoglienza dei visitatori e per diverse manifestazioni. Anche se, a tutt’oggi, ancora rimasto invenduto – ha specificato il sindaco di Torricella Sicura, Daniele Palumbi – la ristrutturazione di due o tre edifici, tra cui quello prospiciente la chiesa – è stata fortemente voluta proprio in base ad un programma di recupero delle bellezze del parco nazionale del Gran Sasso ed è un primo passo per la realizzazione di un albergo diffuso perché queste strutture già sono adibite per un’adeguata accoglienza con un servizio di affitta-camere e ristorazione per visitatori e turisti. Valle Piola merita una rivalutazione perché è tra i centri abbandonati più suggestivi dei Monti della Laga.
Per arrivarci da Teramo, da cui dista 30 Km, si prende la strada statale 80 verso Montorio al Vomano e si devia a destra, appena fuori Teramo, per Ioanella. Da qui, alla fine dell’abitato, si prosegue verso Poggio Valle per raggiungere finalmente Valle Piola.
Silvia De Cristofaro
s.decristofaro@mountlive.com
La prima (Valle Piola) e la terza foto (Cannavine) dall’alto sono di Francesco Mosca. La prima è stata tratta dalla pagina web http://www.paesiteramani.it/Paesi/VallePiola.htm e l’altra dalla pagina web http://www.paesiteramani.it/Paesi/Cannavine.htm.
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