Via Francigena, esce la prima Guida ufficiale
foto: italia.it
Esce la prima guida “ufficiale” della Via Francigena in occasione dell’Anno dei Cammini sancito dal Ministero della Cultura. La Via Francigena è riconosciuto come itinerario culturale del Consiglio d’Europa, con l’approvazione delle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana e Lazio. La Guida ripercorre un itinerario unico e certificato (quello riconosciuto, appunto, dal Consiglio d’Europa) ed è stata scritta in collaborazione con l’Associazione Europea Vie Francigene”.
1000 km di percorso raccolti in una nuova guida. Un percorso che parte dalle Alpi e giunge a Roma. 45 tappe.
Dopo la riscoperta, avvenuta negli anni settanta, del Cammino di Santiago, ci si rese conto che anche in Italia esisteva un simile percorso di pellegrinaggio, la via Francigena. Come era successo per il cammino spagnolo, anche il percorso della Francigena giaceva in parte sotto l’asfalto delle autostrade e delle statali che, col tempo, avevano ricalcato il tracciato di quelle che già erano state le strade principali del Medioevo e dell’età romana. L’interesse, dapprima limitato agli studiosi, poi estesosi a molti che, dopo aver percorso il Cammino di Santiago, desideravano arrivare a Roma a piedi e poi a Gerusalemme, ha fatto nascere una rete di amanti della Francigena che, con vernice e pennello, hanno cominciato a segnare sentieri e percorsi.
Il volume è pubblicato da Terre di Mezzo ed è realizzato da Roberta Ferraris. La Guida riporta tutte le info necessarie per intraprendere il percorso: mappe, descrizione delle tappe, altimetrie, percorsi alternativi ufficiali, alloggi, ecc.
La Via Francigena, Franchigena, Francisca o Romea, è parte di un fascio di vie, dette anche vie Romee, che conducevano dall’Europa centrale, in particolare dalla Francia, a Roma. Nel meridione d’Italia, in particolare in Puglia, è attestata inoltre una via Francesca, legata alla pratica dei pellegrinaggi, che taluni accostano alla via Francigena sostenendo esserne la prosecuzione a sud, verso Gerusalemme, benché non esistano prove storiche di tale affermazione. I primi documenti d’archivio che citano l’esistenza della Via Francigena risalgono al IX secolo e si riferiscono a un tratto di strada nell’agro di Chiusi, in provincia di Siena, mentre nel X secolo il vescovo Sigerico descrisse il percorso di un pellegrinaggio che fece da Roma, alla quale era giunto per essere ricevuto dal Pontefice il “pallium”, per ritornare a Canterbury, su quella che già dal XII verrà largamente chiamata Via Francigena. Il documento di Sigerico rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie di comunicazione europea in epoca medioevale, ma non esaurisce le molteplici alternative che giunsero a definire una fitta ragnatela di collegamenti che il pellegrino percorreva a seconda della stagione, della situazione politica dei territori attraversati, delle credenze religiose legate alle reliquie dei santi.
La guida sarà presentata ufficialmente martedì 26 luglio a Roma, alla sede di ENIT, Agenzia Nazionale del turismo. Interverrano: Giovanni Bastianelli, Direttore Esecutivo ENIT, Massimo Tedeschi, Presidente Associazione europea delle Vie Francigene, Miriam Giovanzana, Direttore editoriale Terre di mezzo Editore, Roberta Ferraris, autrice della Guida e rappresentanti delle Regioni attraversate dalla Via Francigena. Le conclusioni sono affidate a Michele Nicoletti, Presidente della Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europ e Gabriella Battaini-Dragoni, Vice-segretario Generale del Consiglio d’Europa
L’AUTRICE Roberta Ferraris viaggia e scrive di turismo a piedi e in bicicletta da vent’anni. Per la collana Percorsi ha collaborato ai volumi La Via Francigena (la guida al percorso a piedi), Sardegna a piedi, Il glorioso rimpatrio e Gli eremi di Celestino V. Lavora come guida ambientale escursionistica accompagnando gruppi a piedi sulla Via Francigena.