Denis Urubko in vetta al K2. 3 Ottomila in 10 giorni. E raggiunge Oiarzabal

Sono 26 Ottomila: ora tornerà al Broad Peak per superare il record di Juanito Oiarzabal

La montagna ha fatto a Denis un bel regalo di compleanno. 7.30 ora locale era sulla vetta del K2. Ora sta scendendo. 26 volte Ottomila… ancora uno e sarà record!

La notizia della vetta di Urubko arriva dal suo staff, che fa sapere che da C4 Urubko era da solo.

È tripletta in pochi giorni

Tripletta per una vera e propria macchina da guerra che in pochi giorni è salito su Broad Peak, Gasherbrum ed ora sul K2. Ovviamente senza ossigeno supplementare. E pensare che lo scorso anno aveva detto che non sarebbe tornato all’alpinismo estremo. Ed invece rieccolo qua. Con un obiettivo in testa: salire 27 Ottomila e togliere il record di 26 vette a Juanito Oiarzabal. Ora gliene manca una. E sicuramente non si fermerà sul più bello. Urubko ha il permesso per 4 Ottomila, quindi pare che ora tornerà sul Broad Peak.

 

Dopo il Broad Peak (raggiunto il 19 luglio dopo uno stop a causa di forte tempesta), Urubko si è subito trasferito al campo base del Gasherbrum. E, grazie alla finestra meteo, è salito velocissimo in vetta al GII (23 luglio). Partito alle 3:00 dal cb, ha salito in solitaria la cascata di ghiaccio e il lungo ghiacciaio, poi ha seguito la via normale. Solo brevi soste per colazione e pranzo. Era in vetta alle 18:20 (ora locale). Quindi: 24 e 25. Poi subito sotto con il 26° Ottomila: il K2. In due giorni senza fare campo base è arrivato da solo in vetta. Aspettiamo dettagli della sua salita.

Urubko, il ritorno!

È partito con la compagna, Maria Pipi Cardell. Prima ha avviato il suo progetto di creare una scuola di arrampicata per bambini e ragazzi nei pressi di Skardu. Poi, via alle danze.

I due hanno salito la vetta vergine Kashmal, prima salita conosciuta di questa montagna di 5.975 metri nella Shigar Valley. Due giorni in avvicinamento e altri due giorni in stile alpino.

Era il primo obiettivo di Denis Urubko di questa spedizione in Pakistan. Una prima fase per acclimatarsi in vista degli altri progetti, in solitaria. Questa cima era senza nome, i due hanno deciso di chiamarla Kashmal (per via del nome del villaggio che sorge ai suoi piedi), anche se c’è già chi ha iniziato a chiamarla Cima Urubko.

Dopo questa vetta, per Pipi Cardell la spedizione è ultimata, a causa dei problemi fisici non ha potuto accompagnare Urubko.

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Per ora il progetto di aprire una via su un Ottomila in stile alpino con la sua compagna non potrà essere portato avanti per il fatto che Cardell ha subito un intervento chirurgico al ginocchio e non è nelle condizioni di affrontare un’impresa del genere.

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